Alla scoperta del foro romano

Eccoci anche oggi a scoprire un nuovo tassello della Milano romana, siamo sulle tracce dell’antico foro romano o di quel poco che ne rimane.

L’ho scoperto, per caso, un’estate che sono tornata a visitare la Cripta del Santo Sepolcro. Il biglietto era cumulativo per entrambi. L’ingresso è una piccola porticina da via dell’Ambrosiana angolo piazza Pio XI e il complesso fa parte dell’Ambrosiana.

Quello che possiamo vedere dalla passerella sono delle grosse lastre di pietra di Verona di diverse misure e una sorta di buco che doveva essere una canalina per lo scolo dell’acqua. Secondo gli studi la piazza doveva misurare circa 55×166 metri e sui lati lunghi dovevano esserci dei portici sotto i quali dovevano trovarsi dei negozi; per quanto riguarda i lati corti invece non si ha la certezza di che cosa si trovasse. Nei dintorni, come ci ricorda la toponomastica, c’era probabilmente la zecca.

L’area è accessibile dal 2014 ed è venuta alla luce negli anni 90 in seguito ad una campagna di scavi condotta sotto l’Ambrosiana

Purtroppo non vi so aiutare per le visite. Credo si possa contattare direttamente l’Ambrosiana, di cui il foro fa parte, e chiedere direttamente a loro.

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La palazzina liberty

Oggi ci troviamo al parco Formentano, in largo Marinai d’Italia. Il parco è intitolato al fondatore dell’Avis e per questo motivo potete trovare in sua memoria una scultura in bronzo raffigurante due donatori del sangue. Ovviamente però, non siamo qui per questo ma di quella bellissima palazzina liberty che vedete in foto.

Vi ricordate quando a gennaio abbiamo parlato della Ninetta del Verziere e dicevamo che da Via Larga il mercato ortofrutticolo fu spostato? Eccoci qui appunto.

La palazzina fu costruita nel 1908 ed era l’edificio centrale del mercato ortofrutticolo, il luogo dove avvenivano le contrattazioni dei commercianti tra il 1911 e il 1965, prima che l’ortomercato venisse nuovamente spostato. L’edificio liberty ospitava tra l’altro un caffè ristorante.

In facciata ci sono tutti gli elementi che abbiamo imparato a conoscere: il ferro battuto sulle vetrate con fiori e grappoli d’uva, le bellissime ceramiche colorate della ditta Gregori di Treviso, e il cemento con decorazioni floreali.

Il mercato come dicevamo si trasferirà un’altra volta e la palazzina a quel punto verserà in condizioni di grande degrado fino al 1974 quando Dario Fo e Franca Rame ne riadattarono gli spazi per la loro compagnia. Nei primi anni 90 viene nuovamente ristrutturata e dal 1994 diventa la sede della civica orchestra di fiati di Milano con un cartellone interessante di musica classica e sinfonica.

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Palazzina Liberty
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Scultura in bronzo in memoria del ondatore dell’Avis
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Ceramiche della ditta Gregori di Treviso

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Decorazioni in ferro battuto

Il Giardino dei Giusti

Eccoci qua, ancora alla scoperta di un giardino. Oggi siamo fuori dal centro, ci troviamo “alla montagnetta di San Siro”, uno dei monti di Milano, nel quartiere T8 e andiamo a visitare il giardino dei Giusti che è stato inaugurato quasi vent’anni fa ma è ancora sconosciuto ai più.

Vi devo dire che pur sapendo dove fosse non è stato così semplice da trovare ma, una volta giunti non si può rimanere indifferenti. Si tratta di uno spazio verde dove vengono onorate tutte quelle persone che hanno difeso i diritti umani ovunque nel mondo. Per ogni Giusto è stato piantato un ciliegio selvatico oppure un cippo di granito. I primi alberi sono stati destinati a Moshe Bejski per i giusti della Shoah, Pietro Kuciukian per i giusti armeni e Svetlana Broz per i giusti contro la pulizia etnica dei Balcani.

Gariwo che è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide è una onlus con sede a Milano che crea giardini dei Giusti in tutto il mondo; l’idea è che siano degli spazi aperti vivibili tutto l’anno da chiunque, dai bambini agli adulti che possono passeggiare per il giardino leggendo le storie dei Giusti o sedersi a riflettere. Sono luoghi della memoria ma anche di incontro. Grazie a Gariwo è stata istituita per il 6 marzo la giornata europea dei Giusti e in questa data vengono posati i nuovi cippi.

Ma torniamo al nostro di giardino. Nel 2019 c’è stata una riqualificazione dell’area che è stata trasformata in luogo della memoria per tutto l’anno. Il nuovo percorso parte dal cippo inaugurale che si trova nell’area con i ciliegi e i cippi, si percorre poi il viale del bene che ci conduce all’albero della memoria con i nuovi Giusti. Proseguendo troviamo lo spazio del dialogo dove ci si può sedere e riflettere e infine incontriamo l’albero delle virtù con la mappa di Milano e inciso, in inglese, le parole proprie dei Giusti come coraggio civile, memoria, verità, diritti umani… Il percorso termina con l’anfiteatro dedicato a Ulianova Radice, milanesissima direttrice di Gariwo, scomparsa nel 2018.

 

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