La festa del carnevale l’ho sempre vissuta ben poco. Forse perché da bambina non ho mai potuto mascherarmi molto e quindi sono rimasta sempre un po’ fuori dal giro. Ricordo che una volta mi vestii da clown mi pare, mi fece il vestito una cara amica di famiglia e un’altra volta da odalisca….di rosa…e questo è l’unico vestito di carnevale che mi abbiano mai comprato i miei genitori.
Trovo che sia simpatico vedere in giro i bimbetti mascherati da ape, da coccinella, da fatina, principessa….ma avete notato che praticamente nessuno si veste più con le maschere tradizionali? Eppure il carnevale ha una storia antichissima. Le maschere ufficiali di Milano sono Meneghin e La Cecca. Ma chi sono questi due e da dove arrivano?
Meneghin, sta per Domenico e incarna perfettamente lo spirito dei milanesi. E’ un servo devoto e ligio agli ordini ma è intollerante a qualsiasi sopruso. Sempre allegro, “attacca bottone con tutti” (traduzione in italiano: parla con tutti), è sempre in movimento, schietto e diretto. Si tratta di una maschera popolare già nota nel 600 che viene portata al successo da Carlo Maria Maggi. L’abito è un po’ laborioso: ha una giacca lunga rossiccia e marrone, i pantaloni verdi sopra il ginocchio e calze a righe rosse e bianche. Sotto la giacca una camicia gialla e un fazzoletto intorno al collo. Scarpe marroni per non farci mancare niente! Ah già, in testa un cappello a tre punte…
La Cecca invece è il diminutivo di Francesca ed è la moglie di Meneghin: aiuta il marito come può, si occupa della casa e fa quadrare il bilancio familiare senza mai finire in rosso. È creativa, estremamente operosa, è allegra e di buona volontà.
A differenza di altre maschere Meneghin e Cecca hanno il viso scoperto simbolo di onestà d’animo.
Come forse saprete, il carnevale ambrosiano inizia quando quello delle altre città italiane è già finito. Questo perché nella diocesi di Milano si celebra appunto il rito ambrosiano, che è diverso da quello romano. Nel caso specifico nella nostra diocesi l’inizio della Quaresima non è il mercoledì delle ceneri, ma la domenica dopo.
La tradizione vuole che sia stato Sant’Ambrogio a spostarne l’inizio. Si racconta che fosse partito per un pellegrinaggio dicendo che sarebbe rientrato in tempo per dare inizio alla Quaresima. Per qualche intoppo rientrò a Milano in ritardo ma i cittadini lo aspettarono comunque e quindi vennero spostate di 4 giorni le festività.
Quindi, la data ufficiale di inizio del carnevale è domani 13 febbraio, martedì grasso e si concluderà sabato 17 febbraio, sabato grasso. L’evento clou del carnevale, sarà come sempre, la sfilata dei carri in programma per sabato. Il tema di quest’anno sono gli insetti.
Quali sono i dolci della tradizione? Ovviamente chiacchiere e tortelli, ma di quelli troverete le ricette mercoledì!