A san Bias se benedis la gola e ‘l nas

Ecco qua una delle nostre belle tradizioni di cui fuori dai confini della città se ne ignora l’esistenza: il panettone di San Biagio!

Perché bisogna mangiare il panettone di San Biagio?

Si racconta che prima di Natale una donna portò a un frate, di nome Desiderio, un panettone perché lo benedicesse.
Purtroppo la donna si dimenticò di passare a riprenderlo e il frate giorno per giorno ne mangiò un pezzetto. Si sentì terribilmente in colpa quando lo finì, non sapeva più come fare e quando la donna a San Biagio passò a riprenderlo il frate pensava già a come scusarsi.
Andò a prendere l’involucro e si accorse che oltre a esserci il panettone era il doppio di quello che gli era stato portato.

Era stato un miracolo di San Biagio, che diede il via alla tradizione di portare un panettone avanzato a benedire ogni 3 febbraio e poi mangiarlo a colazione per proteggere la gola.

Ma chi era San Biagio?
San Biagio era un medico armeno, vissuto nel III secolo d.C.: si narra che compì un miracolo quando una madre disperata gli portò il figlio morente per una lisca di pesce conficcata in gola. San Biagio gli diede una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, rimosse la lisca salvando il ragazzo.

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