Chi segue questo blog sa perfettamente che parliamo sempre di posti non famosissimi, ma a mio insindacabile parere degni di essere conosciuti.
Oggi per esempio vorrei portarvi a conoscere la Sinagoga di Milano che si trova proprio in pieno centro, praticamente ci troviamo dietro piazza del Duomo. La facciata della sinagoga è del 1892 ed è del Beltrami in stile eclettico. Il portale ricorda il 500/600 mentre la parte superiore della facciata riporta a elementi di architettura ebraica/spagnola con ascendenze arabe.
Partiamo dall’inizio: a Milano c’è una Sinagoga ma non c’è un ghetto, non so se ci avete mai fatto caso! Il motivo è presto spiegato: per una legge degli Sforza gli ebrei non potevano fermarsi in città per più di 3 giorni consecutivamente, quindi avevano in città i propri commerci ma alla sera rientravano nelle loro case fuori città che erano principalmente nel pavese e nel mantovano. A partire da 1597 gli Spagnoli iniziarono a espellerli e poterono rientrare in città solamente dal 1800 circa. La maggior parte degli ebrei che vivono a Milano sono originari di Mantova. Grazie ai loro commerci e alle tasse pagate chiesero un prestito allo Stato Italiano per la costruzione della Sinagoga e affidarono il progetto a Luca Beltrami. Distrutta nella seconda guerra mondiale è stata ricostruita. Di originale è rimasta solo la facciata. Gli interni sono una ristrutturazione del 1996 e le vetrate sono di Roger Selden, un artista newyorkese che ha inserito tutti i simboli dell’ebraismo.
Vi lascio qualche foto dell’interno. Questa Sinagoga è ortodossa con la divisione per piano tra uomini e donne. Il pulpito è al centro della sala e le persone sono sedute intorno. Al centro c’è un muro con una tenda rossa: custodisce la Torah che è una pergamena alta 1,5 metri e lunga 7: è scritta a mano da uno scriba con un inchiostro vegetale.
La Sinagoga si trova in via della Guastalla e per entrare e visitarla dovrete necessariamente seguire una visita guidata.
Alla prossima